Angela Fiorotto
19 marzo 2020
Questa sera sono tornata a casa dal lavoro con il cuore pesante, e senza rendermene conto, dopo il rituale meticoloso del bagno, mentre accarezzavo Bali, e gli promettevo che torneremo ancora a correre saltare e nuotare liberi ...senza riuscire a staccare il pensiero dalla corsia, ormai diventata trincea... mi sono ritrovata con il viso rigato di lacrime che scendevano, scendevano, scendevano... ognuna per ogni sguardo incrociato oggi dietro mille barriere, impaurito.. smarrito.. disperato.. stanco.. sofferente.. frustrato.. sfinito.. condannato.. spento; ognuna per ogni voce ascoltata dietro una cornetta, per comunicare alle famiglie la notizia che temevano... Ognuna per ogni attenzione dovuta a proteggere me e la mia famiglia da ogni contaminazione, in mezzo al caos di una guerra contro il nemico invisibile.
La mia non è disperazione, solo un momento di comprensibile umano sconforto.
So che vinceremo, ma solo se ognuno dà il proprio massimo.
SIAMO RESPONSABILI PER IL NOSTRO BENE MAGGIORE!!